Il Phi Lab e l’Accordo con lo Space Technologies: Innovazione al Servizio dell’Osservazione del Pianeta.

L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha deciso di investire sull’intelligenza artificiale per aumentare la propria competitività nel campo dell’osservazione della Terra dallo spazio (Earth Observation). 

Nel mese di luglio è stato pubblicato un articolo in cui l’ESA ha reso noto il proprio obiettivo di incrementare la ricerca in merito all’AI. In tal senso, vi è riportata una dichiarazione di intenti comuni tra alcune ditte appaltatrici dell’ESA stessa, lo Space Technologies Leonardo Lab, composto dalle aziende Leonardo, Telespazio ed e-Geos.

L’accordo ha l’obiettivo di creare una sinergia tra il dipartimento di innovazione dell’osservazione terrestre denominato Phi-Lab e il laboratorio di ricerca spaziale del Gruppo Leonardo

Secondo la direttrice dell’Esa, Simonetta Cheli, questa collaborazione permetterà all’Agenzia Spaziale Europea di ampliare l’applicazione di metodi innovativi nell’osservazione terrestre, grazie all’aiuto dello Space Technologies Leonardo Lab. 

Infatti il CEO di Leonardo, Franco Ongaro, ha sottolineato come il laboratorio del gruppo Leonardo possieda un alto livello di competenza in aree quali AI, Big Data e quantum computing, mentre a livello di impianti, sia dotato di un sistema HPC (High Performance Computing), una infrastruttura computazionale ad alte prestazioni (da vinci-1). 

Gli Implementi di Sviluppo

Già dai primi incontri tra le due organizzazioni, sono emersi degli argomenti di interesse comune.

In primis si è parlato di reti neuromorfiche, architetture di Intelligenza Artificiale che, imitando al meglio il cervello umano con le sue reti neuronali, permettono un incremento dell’efficienza e della velocità nell’elaborazione di informazioni. 

Successivamente, è stato mostrato interesse anche verso l’apprendimento frugale e le equazioni differenziali, due modelli di IA che possono risultare utili a bilanciare prestazioni e risorse computazionali.

L’esigenza della ricerca spaziale è quella di arrivare ad ottenere alte prestazioni di calcolo sfruttando una bassa potenza. Di conseguenza, per il raggiungimento di questo obiettivo, i due enti potranno lavorare congiuntamente all’Onboard/Edge AI, ovvero all’aggiunta di processori AI all’interno del carico utile (Payload) del satellite.

Con “carico utile” si intenda la capacità di carico di un aeromobile o veicolo di lancio; in astronautica, tutto ciò che viene portato nello spazio attraverso l’utilizzo di un lanciatore, in questo caso il satellite utilizzato per l’osservazione terrestre. 

Quindi l’IA all’interno di quest’ultimo sarà in grado di aumentare il livello di prestazioni computazionali riducendo il carico e quindi il costo di energie spese rispetto alle informazioni ottenute. In questo modo verrà potenziato il rendimento di ogni risorsa investita durante l’osservazione della Terra.

IT Partner con Talent 4.0

L’impiego dell’IA nell’ambizioso progetto TALENT 4.0, rivoluzionerà il mondo del recruitment per come lo conosciamo. Utilizzando automatismi intelligenti e sofisticati sistemi di Intelligenza Artificiale di Machine Learning, la figura dell’HR specialist avrà a sua disposizione più dati e più informazioni sulla persona candidata. 

In questo modo, si otterranno migliori profilature che andranno ad aumentare la qualità delle offerte proposte, in modo bilaterale. Per le aziende, si tradurrà in benefici concreti come una migliorata qualità del prodotto, la soddisfazione dei dipendenti, e un ambiente di lavoro motivato e positivo, anche sul lato “umano”.

Articolo originale: ansa.it